Xylella fastidiosa, le banche aiuteranno le imprese olivicole

Pubblicato il 19 Ago 2014 da Redazione

olive

Le banche aiuteranno le imprese olivicole colpite dall’epidemia della Xylella fastidiosa, il batterio che sta uccidendo gli ulivi del Salento. La buona notizia arriva da Bari.
È il primo passo per ridare ossigeno ai produttori, che – a un anno dalla scoperta dell’epidemia – attendono ancora il provvedimento della Regione Puglia che dichiari l’eccezionalità della patologia e il decreto del ministero che a fine mese finanzierà i primi risarcimenti per due milioni di euro.
Ulteriori sostegni alle aziende agricole saranno coordinati dall’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, e a bari – in un incontro voluto dalla Coldiretti – si è delineato il percorso per tirare fuori dalla palude un settore fonte di reddito e di lavoro per migliaia di persone.
I focolai hanno raggiunto i 30mila ettari e non c’è al momento uniformità di pensiero su come intervenire per fermare la Xylella. Gli scienziati cercano gli insetti vettori del batterio, Bruxelles ordina di abbattere gli ulivi malati e creare un cordone sanitario e le organizzazioni di produttori studiano strategie alternative. L’ultima è stata discussa in piazza a Castiglione di Otranto, frazione di Andrano. Per l’associazione “Casa delle agricolture Tullia e Gino” non serve a nulla eradicare le piante infette: basta una semplice profilassi, basata su buone pratiche agricole, e curare gli ulivi, ormai abbandonati per il prezzo troppo basso dell’olio. Tornare insomma ad un’agricoltura sostenibile, senza ricorrere alla chimica.