Xylella fastidiosa, da Roma via libera al piano d’emergenza

Pubblicato il 28 Ago 2014 da Redazione

olive

È partito a Roma il piano straordinario nazionale contro la Xylella fastidiosa che sta devastando gli ulivi del Salento. Ieri un vertice con la regione Puglia.
Via libera al piano d’emergenza. Il Ministero dell’Agricoltura istituirà un comitato scientifico internazionale. Saranno selezionati una quindicina tra esperti mondiali in materia, ricercatori, rappresentanti di ministeri, funzionari regionali e centri di ricerca. Entro metà settembre verificheranno la validità del pacchetto anti xilella messo in campo dalla Puglia sin dall’ottobre del 2013.
L’organismo studierà terapie alternative all’espianto degli alberi. Saranno potenziati i controlli nell’intera area infetta della provincia di Lecce dove risultano a rischio oltre all’ulivo oleandri, mandorli, ciliegi, vite e agrumi.
I risultati degli studi finiranno sul tavolo del comitato fitosanitario nazionale che si riunirà il 15 settembre. Saranno quindi stabilite le misure d’urgenza obbligatorie sull’intero territorio, nuovi fondi, risarcimenti agli agricoltori e nuove cure da inserire in un decreto del Governo Renzi. Il piano del ministro Martina sarà presto condiviso coi funzionari di Bruxelles che lo scorso 23 luglio definirono la prima mappa delle zone colpite.
“La Puglia non può che apprezzare l’inversione di rotta del Ministero dell’Agricoltura e di questo ringrazio il ministro Martina per la sensibilità riservata alle nostre sollecitazioni – si legge in una dichiarazione su Facebook del senatore Dario Stefàno – Il piano di interventi adottato per l’emergenza Xylella rappresenta una buona ripartenza, dove il problema assume dimensione ma anche regia nazionale e lo strumento dell’eradicazione non compare tra le priorità. Condivido l’ approccio adottato, che consentirà certamente di valorizzare il lavoro svolto dall’Osservatorio regionale e di accogliere ogni possibile contributo di tutto il mondo scientifico, al quale dobbiamo chiedere di indicarci una soluzione alternativa alla eradicazione, per salvare gli ulivi e l’ulivicoltura pugliese. E con essi il paesaggio e tutto il bagaglio di valori che rappresentano. Sono fiducioso che questa sintonia tra Mipaaf e Regione Puglia sarà certamente utile a smantellare l’inutile e dannoso atteggiamento burocratico dell’Europa.