Matrimonio indiano, la pioggia non ferma i festeggiamenti del secondo giorno

Pubblicato il 5 Set 2014 da Redazione

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La pioggia non ha fermato i colossali festeggiamenti per il matrimonio dei due giovani rampolli indiani, Rikita Agarwl e Rohan Metha. Ieri, giovedì 4 settembre, il secondo dei tre giorni dello sposalizio dell’anno.
In mattinata tutti a Cala Masciola per la festa dedicata al mare, con la musica del cuore. Melodie e ritmi che rievocano il cosmo, l’alternarsi del giorno e della notte e delle stagioni. Un inno alla vita e all’amore. Come da tradizione, la sposa, ha anche ballato e cantato per allietare i suoi 800 ospiti che hanno indossato abiti della tradizione indiana.
Artisti di strada, cibo semplice della cucina tradizionale ma anche pietanze messicane, indonesiane e, non potevano mancare, quelle pugliesi.  
In serata, festa nella Masseria Pettolecchia, l’elegante fortezza di un imprenditore svizzero, blindatissima. Ma alle 19.30 l’acquazzone tanto temuto da giorni arriva sulla masseria di proprietà di un imprenditore svizzero scelta come terza location del lungo e sontuoso matrimonio. Passa mezz’ora. Non si vede nessuno. Ma il maltempo dà tregua e alle 21 dopo un sopralluogo del magnate indiano padre della sposa gli invitati cominciano ad arrivare. I parenti dello sposo arrivano a bordo di una lussuosa Maserati grigia. Braccialetto azzurro e pass auto per superare il varco e sfilare sotto le luminarie. La festa è tra gli ulivi con un palco verde a forma di volto, ragazze vestite da fenicotteri e cavalli.
Per la seconda parte della giornata ospiti in abiti occidentali. Tema della serata: fiori e stravaganza. Tutta dedicata alla fase dell’innamoramento che precede quella dell’unione matrimoniale.