Il “Giro d’Italia” del vino fa tappa a Bari

Pubblicato il 30 Gen 2015 da Simona Giacobbi

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Tappa pugliese per i campioni del Concours Mondial de Bruxelles. Prosegue il tour in Italia del prestigioso concorso che premia annualmente la qualità dei vini di tutto il mondo. Alcuni dei migliori vini premiati da una giuria di 320 professionisti sono stati i protagonisti della degustazione che si è tenuta mercoledì 28 gennaio all’Hotel Oriente di Bari.
Creato nel 1994, il Concours Mondial de Bruxelles è il campionato del mondo del settore vino e alcolici, con più di 8000 vini e alcolici messi in competizione provenienti da tutto il mondo. La giuria del Concours riunisce ogni anno circa 40 nazionalità ed è composta unicamente da professionisti del settore. Dopo aver festeggiato il suo ventennale a Bruxelles, la ventunesima edizione verrà ospitata dall’Italia e avrà sede a Jesolo, in Veneto.
La Puglia enologica è stata negli ultimi anni sotto i riflettori del concorso che ha avvalorato la crescita qualitativa dei vini pugliesi e la loro rilevanza sul piano del mercato internazionale, come spiega Enzo Scivetti, delegato regionale Onav Puglia.
“La Puglia da anni sta riscuotendo successi straordinari in questi concorsi – dichiara Scivetti a Puglia Mon Amour – Questa è una crescita in termini di qualità e di attenzione a forgiare il prodotto in funzione delle esigenze del consumatore. Ora quando si va all’estero non serve più spiegare dove si trovi la Puglia. Se si parla di Puglia gli stranieri pensano subito al Primitivo. Rispetto al passato – conclude Scivetti – ora sono tante le aziende che riescono a lavorare insieme. Questa immagine così coesa, ampia e compatta fa la sua forza”.
L’ultima edizione del Concours Mondial de Bruxelles ha visto ben 43 etichette pugliesi premiate con medaglie d’oro e d’argento. Durante la serata a Bari, oltre a un banco di assaggio di oltre 40 vini pugliesi, italiani e internazionali vincitori delle medaglie, anche un convegno in cui è stata illustrata la ricerca del Dial, il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Udine, relativa al tipo di performance aziendali che nascono dal Concours. Partendo da un questionario strutturato somministrato a un campione di aziende partecipanti il Dial è riuscito a tracciare un profilo della “cantina-tipo” e a misurare in percentuale di aumento di fatturato il contributo derivato dalla partecipazione, oltre che il grado di internazionalizzazione di queste aziende.
La sera precedente, invece, la tappa pugliese del Brussels Beer Challenge, il famoso concorso birrario internazionale. Un incontro che ha voluto rimarcare la crescita rilevante che sta segnando la produzione artigianale pugliese. Sei le birre pugliesi (tre ori, due argenti e un bronzo) premiate alla scorsa edizione del concorso tenutosi a Leuven il 31 ottobre scorso.

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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