Pettole

Pubblicato il 24 Apr 2015 da Redazione

pettole

Le pettole sono delle piccole frittelline di pasta lievitata tipiche della tradizione pugliese, campana e lucana. Hanno nomi diversi a seconda delle zone: pèttëlë in dialetto pugliese, zeppole in Irpinia, scorpelle a San Severo, pèttuli nel Brindisino, pìttule nel Leccese, pètt’l nel Materano, pèttule nel Potentino. E si possono fare salate, dolci o addirittura ripiene di lampascioni, cime di rapa, olive, pomodorini, verdure o addirittura baccalà o cozze. Semplicissime da fare. Una tira l’altra…

Ingredienti per 10/12 persone
Preparazione: 1 ora e 20 minuti
Cottura: 20 minuti

1/2 kg. farina
1 cubetto lievito di birra oppure una bustina di lievito secco
acqua q.b.
sale q.b.
olio per frittura q.b.

Preparazione

In una coppa o su una spianatoia unire la farina setacciata con il lievito fatto precedentemente sciogliere in acqua tiepida (si può anche utilizzare sbriciolato direttamente nella farina ma io preferisco scioglierlo). Aggiungete quindi un pizzico di sale e cominciate a impastare unendo acqua tiepida quanto basta fino ad ottenere un impasto morbido, quasi liquido.
Fate lievitare per due ore in un luogo asciutto coperto da canovaccio.
Nel frattempo fate riscaldare l’olio per friggere in una pentola alta e capiente.
A parte riempite un pentolino con acqua che servirà per inumidirsi le dita e munitevi di un cucchiaio unto d’olio.
Prendere un po’ di pasta in modo da coprire circa metà cucchiaio e, quando l’olio è ben caldo, bagnatevi le dita e muovendole in senso circolare sul cucchiaio cercate di ottenere delle piccole palline. Mettetele nell’olio e fate friggere. Una volta che si gonfieranno e saranno belle dorate mettetele in un piatto con carta assorbente in modo da togliere e assorbire l’olio in eccesso.
Mettete un po’ di sale oppure un po’ di zucchero se le preferite dolci. Gustatele caldissime! Magari con un po’ di vin brulé.