A Sava il convegno “Essentia Loci: la vite, la pietra, la storia, l’identità”

Pubblicato il 8 Dic 2016 da Redazione

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Essentia loci: due parole per dire l’anima e il corpo – letteralmente – di un vino, ma anche il suo radicamento alla terra e all’identità in divenire di un territorio e della sua gente. L’etichetta del Primitivo di punta di Ognissole, nato dalla tenuta di 50 ettari sui terreni argillosi e calcarei della cantina savese, presta le insegne al convegno “Essentia loci – la vite, la pietra, la storia, l’identità” che si terrà a partire dalle 10,30 del 17 dicembre 2016 presso il Cinema Vittoria a Sava, in provincia di Taranto. Non solo giri di bicchiere, né conta dei tannini o riflessioni oziose sulle sorti enologiche della regione, ma un dibattito a più voci animato dall’ambizione di svelare connessioni fra gli artigiani della terra e la materia, fra il lavoro e l’idea che sostiene le architetture materiali e immateriali dei luoghi, raccordando il passato remoto al presente e provando a indovinare e costruire il futuro.

ognissole_3Ideatore e curatore del convegno Danilo Giaffreda, architetto, gastronomo e firma del blog Il ventre dell’architetto. “Essentia Loci, nome dello splendido cru di Ognissole, è concetto astratto e concreto al tempo stesso che condensa in maniera univoca un insieme di valori che partono da lontano e arrivano intatti sino a oggi, grazie al lavoro e alla passione dei tanti che, spesso nell’anonimato, ne hanno garantito la continuità e l’evoluzione”. L’obiettivo del convegno è dunque quello di ricomporre i ranghi di chi con il lavoro ben fatto, con lo studio, con la passione e con l’esperienza è parte attiva e testimonianza di questa identità. Chiamati a svelare l’essenza dei luoghi, in un caleidoscopio di prospettive convergenti saranno il professore e studioso di cultura locale Mario Annoscia, la scrittrice e autrice di “Pietre del Salento” (edizioni Grifo) Rossella Barletta, Antonio Buccoliero, vendemmiatore, Nico Bello, cantiniere, Antonio Greco, medico e studioso della storia del paesaggio agrario tarantino, Massimiliano Saracino, architetto e Pierpaolo Sirch, agronomo della cantina Ognissole.

ognissole_1“La politica imprenditoriale che sostiene il lavoro nelle cantine e nelle terre di Ognissole è ispirata al più intimo rispetto di un territorio tradizionalmente vocato alla coltura e cultura del Primitivo”, spiega Matteo Santoiemma, direttore generale dell’azienda vinicola, “proviamo ad essere testimoni attivi di come saper fare e comunicare possano riportare all’evoluzione e alla promozione di un territorio”.
Dalle parole ai fatti, dall’idea al prodotto. Al termine del convegno relatori e ospiti saranno invitati a degustare Essentia loci, il primitivo di punta della cantina Ognissole accompagnato da un paniere selezionato di prodotti del territorio.