A Guagnano il Premio Terre del Negroamaro tra riconoscimenti e polemiche

Pubblicato il 21 Ago 2014 da Simona Giacobbi

dario-stefànoNon si placano le polemiche piovute in questi giorni sul Premio Terre del Negroamaro, evento organizzato dal Comune di Guagnano che si terrà nella centralissima Piazza Madonna del Rosario domani sera, venerdì 22 agosto, e che ha preso sempre più una piega politica.
Lo scopo della premiazione è quello di dare risalto alla cultura salentina e al suo territorio. Ma l’assegnazione del Premio Terre del Negroamaro a Flavio Tosi, sindaco di Verona, a molti non è andato proprio giù. La lista dei forfait si allunga. Ora anche Dario Stefàno ha deciso di non presentarsi. Secondo il programma avrebbe dovuto consegnare il premio all’imprenditore bergamasco che proprio a Guagnano ha aperto una cantina.

“Dico solo come ho spiegato direttamente al sindaco di Guagnano in una email di qualche giorno fa – si legge in una nota di Stefàno su Facebook – che le motivazioni forzate dietro la scelta di assegnare il riconoscimento a una personalità politica, che non risulta abbia contribuito direttamente alla crescita o alla affermazione di questo nostro vitigno, hanno snaturato il senso stesso del premio. Ma, cosa ancor più grave, rischiano di spingere su di un crinale di fragilità e di divisioni tutto un sistema vitivinicolo che, negli ultimi anni, ha trovato energie e ambizioni straordinarie proprio nell’unità e nella condivisione di strategie e obiettivi. Il Negroamaro – continua Stefàno – è un ‘nostro’ vitigno. È una delle bandiere, un ambasciatore autorevole e credibile del Salento e della Puglia in tutto il mondo. È l’emblema della riscossa di un settore che ha saputo fare squadra intorno a qualità e autoctonia e che in questa occasione, invece, viene purtroppo esposto a una polemica dannosa”.
Concetto ribadito dal senatore Sel oggi, giovedì, al TG3 Puglia alle 14. “La mia scelta di non partecipare non dipende dalla presenza del sindaco Tosi, ma per una scelta dell’amministrazione comunale che divide profondamente la comunità dei produttori – ha detto Stefàno in studio – Non si può riconoscere al sindaco Tosi un premio per il solo fatto di ospitare una manifestazione come il Vinitaly a Verona. La Puglia vi partecipa ogni anno perché la Regione Puglia e i produttori pugliesi pagano i propri spazi espositivi. E non perché qualcuno ci riconosce particolari privilegi. Non ci sono motivazioni sufficienti ed è inopportuno che una manifestazione come questo Premio divida la comunità e il mondo dei produttori”.

Dopo Paola Turci e i Radiodervish, anche Dario Stefàno. Questo non impedirà agli organizzatori di rispettare il programma. Anzi, il sindaco di Guagnano Fernando Leone si dice sempre più convinto della bontà della decisione presa. Premieremo Flavio Tosi, sostiene, non in quanto leghista, ma perché sindaco di una città, Verona, che ha sempre rispettato Guagnano, riservando alla città del Salento e ai suoi imprenditori vinicoli molte attenzioni in occasione del Vinitaly.

Il Premio Radici di Negroamaro andrà all’artista guagnanese Vincent Maria Brunetti; il Premio Ambasciatore del Negroamaro nel Mondo ad Angelo Maci, presidente della “Cantina Due Palme”. Il Premio alla Comunicazione andrà al direttore di Affari Italiani Angelo Perrino, l’altro al giornalista di Porta a Porta Mauro Giliberti. Il Premio alla Musica nelle Terre del Negroamaro sarà per Fulvio Palese e quello allo Sport nelle Terre del Negroamaro andrà a Ferdinando De Giorgi. Infine il Premio alla Cultura andrà al filosofo Mario Carparelli. A seguire saranno conferiti un premio speciale alla testata giornalistica locale GuagnanoInforma.net, e la cittadinanza onoraria al presidente dell’azienda Jentu Guglielmo Alessio. Nel corso della serata, in occasione del “Concorso Giornalistico Terre del Negroamaro” ideato e promosso dal GAL Terra d’Arneo, dallo stesso Ente verranno assegnati dei riconoscimenti al merito a Gianluca Moncalvi e Massimiliano Rella, mentre le menzioni speciali andranno a Daniela Pastore, Rosario Faggiano, Enrico Serravalle, Nicola Dante Basile, Jacqueline Adames e a inOnda Tv.

Il Premio Speciale Terra d’Arneo sarà dedicato al tema della pace. A essere premiati saranno Nabil Salameh, cantautore e giornalista palestinese fondatore del gruppo Radiodervish, Hadas Lahav, una delle fondatrici israeliane di Sindyanna of Gailee, associazione no-profit che supporta e coordina coltivatori e produttori appartenenti alla popolazione araba della Galilea e dei territori palestinesi occupati, Roni Ben Efrat, israeliana, attivista e presidente dell’Associazione Sindyanna of Gailee.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Comitato Tecnico Operativo del Progetto “Premio Terre del Negroamaro” e il GAL Terra d’Arneo, con il patrocinio della Regione Puglia, la Provincia di Lecce e l’Università del Salento.

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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