I sapori della Puglia al matrimonio indiano: le prime indiscrezioni sul menu

Pubblicato il 1 Set 2014 da Redazione

La Puglia piace. Si sa. Soprattutto ai turisti stranieri. Un trend inarrestabile e sempre in crescita per una regione dalle mille sfaccettature, dove cultura e arte si uniscono alle bellezze del territorio, a paesaggi mozzafiato, alle acque cristalline e al buon cibo. Lo dimostrano i numeri, gli studi, i sondaggi. E lo dimostra anche la scelta di tanti non solo di trascorrervi le vacanze, ma anche di convolare a nozze nei posti più belli e suggestivi della Puglia. E sarà proprio un matrimonio da favola quello della terzogenita del magnate indiano della siderurgia Pramod Agarwal che ha diviso pugliesi e non. Chi chiede di rivolgere un pensiero ai marò – notizia di oggi, lunedì, uno dei due militari, Latorre, è stato colpito da un malore ed è ora ricoverato nel reparto di neurologia dell’ospedale di New Delhi – chi invece pensa a quanto lavoro porteranno questi tre giorni di spettacolo e lussuosi pranzi, dal 3 al 6 settembre, tra la Masseria Pettolecchia, Borgo Egnazia e Masseria San Domenico a Savelletri, frazione di Fasano.

Non è stato affascinato solo dai luoghi, dagli splendidi ulivi della campagna di Savelletri e dalle lussuose masserie della zona, che hanno grande appeal all’estero. Il magnate indiano del ferro Agarwall ha scelto la Puglia anche per i suoi sapori. Abbiamo scoperto che la regia dell’evento, soprattutto sul fronte gastronomico, è di un’esperta di cucina italiana, indiana, gestisce diversi ristoranti italiani a Nuova Delhi, che un anno fa, in occasione di altre nozze vip indiane, a San Cassiano vicino Firenze, a caccia di “cibo vero” – sono parole sue – approdò da Peppe Zullo e si innamorò dei suoi orti. Questi primi contatti, sono sfociati nella prima delle quattro cene che saranno servite agli illustri ospiti del matrimonio da favola. Del menù, top secret come tutto il resto, abbiamo scoperto qualche chicca. La cena, a tema “Welcome to Apulia”, curata da Peppe Zullo e Pietro Zito, prevede antipasti freddi e caldi, tra cui la famosa parmigiana di borragine e il pancotto con foglie miste di Peppe Zullo. Primi a base delle nostre paste, cavatelli, fusilli, orecchiette di grano arso con germogli di zucca, che lo chef cucinerà sul momento. Perché si farà cucina dal vivo: una signora di Orsara di Puglia mostrerà come si fanno le orecchiette e un casaro farà le burrate, apprezzatissime all’estero. Niente secondi, spazio invece ai dessert: tra i quali ci saranno i dolci di mandorle e il bocconotto crema e amarena. Si potrà mangiare in ogni momento: ci sarà cibo 24 ore su 24,quasi un padiglione gastronomico a cielo aperto, in cui ai pugliesi, tra i quali ci sarà anche Antonella Ricci, si alterneranno colleghi italiani, come il famoso chef di Senigallia, Uliassi, ed internazionali, indiani e persino messicani. Ultima nota il pesce, anche se non cucinato da pugliesi, sarà pugliese, fornito da Vito Mancino, il cognato di Tuccino.

Peppe Zullo, il “cuoco contadino” come l’ha definito Carlo Petrini fondatore di Slow Food, proprietario di Villa Jamele e Nuova Sala Paradiso a Orsara di Puglia, ha saputo trasformare i propri ristoranti in laboratori polivalenti di educazione al gusto. Ambasciatore della cucina pugliese nel mondo – risale ad alcuni mesi fa il suo viaggio a Toronto, numerosi i riconoscimenti ottenuti in quell’occasione – Peppe Zullo promuove il “simple food for intelligent people”, il cibo semplice per persone intelligenti. Il cibo come felicità, sapere e conoscenza del territorio. Proprio nelle sue due tenute Peppe Zullo, a metà giugno, ha ospitato una classe di ragazzi dell’Università del Rhode Island attenti alle tematiche legate all’agricoltura e all’evoluzione delle culture alimentari utilizzando nelle sue dimostrazioni i prodotti ricavati direttamente dall’orto e dai vigneti di Villa Jamele.
Anche Pietro Zito del ristorante Antichi Sapori ad Andria è promotore, come il suo “collega” Peppe Zullo, dei prodotti della terra e dell’orto che raccoglie personalmente per la sua cucina regolata da poche leggi, semplici e fondamentali: l’amore per le tradizioni, il rispetto per la materia prima, la stagionalità e l’eccellenza degli ingredienti. È Pietro stesso a girare fra le masserie in cerca dei formaggi migliori, o nei campi a raccogliere erbe spontanee dimenticate da tutti. Caciocavalli, burrate, fave, cicorie, cipolle, grano arso e altri innumerevoli eccezionali doni della terra circostante. Ci saranno anche Antonella Ricci, direttrice della Med Cooking School e proprietaria del ristorante Al Fornello da Ricci a Ceglie Messapica, una stella Michelin, che propone una cucina strettamente legata al territorio, con il marito chef originario delle Mauritius Vinod Sookar che coordinerà gli chef stranieri al matrimonio.

Oltre alle quattro cene, e al resto dei pasti per gli invitati, ai quali lavoreranno anche cuochi indiani e il famoso chef di Senigallia, Mauro Uliassi, con portate a base di pesce, ci saranno tutti gli addetti ai lavori, centinaia, tutti da sfamare. Un privilegio che si è aggiudicata un’altra nota azienda pugliese: la Chez Vous, di Martina Franca, che fornirà diecimila pasti, tra pranzi e cene, fino al prossimo sette settembre. Hanno già iniziato, il 23, nella quattro location dove operai, fioristi, addetti alla luci, sono al lavoro. Degli artigiani fasanesi, e delle hostess pugliesi, e dei fioristi, abbiamo già parlato, ma lavoreranno per il matrimonio anche quindici parrucchieri e quindici truccatori baresi, reclutati dall’acconciatore del Petruzzelli, Nicola Foggetti. Faranno le prove domenica e poi torneranno il 3 e il 4, per 150 euro al giorno.

Previste oltre cento hostess vestite con il tradizionale sari indiano, deputate solo a cospargere di fiori la stradina che costeggia la masseria San Domenico nel momento in cui lo sposo andrà incontro alla sposa. L’intero comprensorio di Borgo Egnazia e San Domenico sarà blindato: a garantire che tutto fili liscio per gli 800 invitati ci saranno 700 uomini, 400 operatori della Balich Worlwide Shows di Milano, la megasocietà che ha organizzato l’evento, e 300 uomini di Pramod Agarwal, tutti alloggiati in alberghi e B&B della zona, visto che le stanze di Borgo Egnazia e San Domenico sono tutte riservate per gli ospiti.

Nella giornata di ieri gli ultimi ritocchi. Sabato sono arrivati dall’Olanda i fiori che esperti mani di fioristi pugliesi utilizzeranno per scenografie e coreografie affidate a registi molto importanti. Sabato mattina i registi e gli scenografi hanno incontrato i fioristi e consegnato loro i disegni. Lo spettacolo sarà da mille e una notte. Organizzatori e invitati dovranno solo sperare che, contrariamente alle previsioni, non ci siano temporali a guastare la festa. C’è comunque un’enorme struttura, un terzo capannone di emergenza, all’interno del quale si sposterebbero i festeggiamenti in caso di maltempo. L’incognita riguarda anche gli show degli artisti internazionali che sono stati previsti all’esterno sui palchi già montati, oltre che lo spettacolo pirotecnico finale. Stando inoltre alle indiscrezioni dell’ultima ora, l’intera famiglia Agarwal, inclusi i due sposi che si sono già uniti in matrimonio con rito civile a Londra, arriverà oggi in Puglia con un jet privato per curare gli ultimi dettagli, tra cui il perfezionamento del menu.

La zona dei festeggiamenti è off limits. Anche per i residenti è un’impresa superare il muro di controlli eretto già a chilometri di distanza. Della grande festa, ovviamente, non sarà possibile avere immagini o foto. Gli sposi hanno accreditato solo alcuni fotografi di fiducia, mentre chi vi parteciperà, per invito o per lavoro, ha firmato una clausola di riservatezza. Nozze d’oro sì, ma segrete, a parte il costo complessivo che ammonta a 25 milioni di dollari.