Le eccellenza pugliesi alla BIT di Milano

Pubblicato il 5 Mar 2014 da Redazione

La nostra amica Camilla Rocca ci racconta la sua “esperienza pugliese” alla Borsa Internazionale del Turismo tra vino, olio, degustazioni e show cooking.

Giovedì 13 febbraio mi arriva un piacevole invito dal Movimento del Turismo del Vino Puglia e la Masseria Madonna dell’Arco per una degustazione di prodotti pugliesi, in concomitanza con la Borsa Internazionale del Turismo.
La location è lo Show Room di “Misura Arredamenti”, a due passi dal Duomo e casualmente vicina a dove lavoro, capisco quindi che non ho nessuna scusa per non esserci.
Entro nello showroom e lascio alle spalle una piovosa serata milanese, per tuffarmi in una degustazione di vini autoctoni e cibi tipici della tradizione verace pugliese, quella autentica, ruspante e di qualità.
Tra i vini alcuni Negramaro del Salento, Primitivi della Murgia e il Nero di Troia, raccontati e spiegati da un’abile sommellier.
A seguire un assaggio di oli extravergini corposi tra i quali mi piace ricordare quelli delle aziende Ciura, Paglione, Galantino e Oro di Trani, assaporati sul croccante pane di Altamura.
Favolosa l’offerta della degustazione a buffet, attraverso cui si sono espressi tutti i punti di forza della gastronomia pugliese: mozzarelle e nodini preparati al momento dal mastro casaro nell’angolo dedicato ai formaggi, salumi tipici, sottoli, pane e prodotti da forno ed infine l’angolo dei dolci.
Punto centrale della degustazione, il cooking demo dello Chef Roberto Nucci, che ha preparato delle splendide e saporitissime orecchiette “al tacco” con pomodorini ciliegino, rucola campestre, cacio ricotta, polpettine di vitello e capocollo di maiale di Martina Franca.
La giornata di sviluppo pugliese è stata resa possibile grazie al Patrocinio dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, presieduto dall’assessore Fabrizio Nardoni, in collaborazione con la Rete Masserie Didattiche di Puglia e al Consorzio Movimento Turismo del Vino Puglia. L’assessore Nardoni infatti trova vincente il format di promozione dei prodotti dell’agroalimentare collegati ad itinerari enogastronomici, per incrementare il turismo anche nelle stagioni intermedie.