Il cibo made in Italy, il più richiesto al mondo

Pubblicato il 5 Mag 2014 da Simona Giacobbi

fotocibus

 

Il cibo made in Italy è il più richiesto nel mondo. La nostra produzione sta cercando di uscire dalla classificazione del prodotto di nicchia per divenire prodotto di largo consumo, arrivando sugli scaffali della grande distribuzione estera. A questa domanda hanno risposto con entusiasmo le 2700 aziende alimentari italiane presenti a Cibus in questi giorni, tra queste oltre 40 provengono dalla Puglia.
Tante le novità che saranno presentate alla 17esima edizione della fiera internazionale dell’alimentare di Parma, capitale del food fino all’8 maggio, e che Puglia Mon Amour vi racconterà live.
L’edizione targata 2014 di Cibus è partita ufficialmente con il taglio del nastro. Ospiti il parlamentare europeo Paolo De Castro e il vice ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda. Simpatico siparietto quando all’arrivo in Fiera una ragazza con abito da sposa ha accolto De Castro.
Tra le tante iniziative, non solo made in Puglia, per chi vuole mangiare bene, ma ha poco tempo per cucinare, 7 piatti con ricette del noto chef Vissani, pronti in due minuti, e corredate di consigli per l’abbinamento del vino: una su tutte, la crespella toscana al cavolo nero con salsa alle banane e curry rosso (Gastronomia Toscana). Tante le idee nuove: dalla crema di aceto balsamico di Modena con salsa tabasco (Fini) alle perle di aceto balsamico di Modena (Mengazzoli); dai dadi da brodo declinati al pomodoro, peperoncino, spinaci, gamberetto (Fattoria Italia) al pesto genovese fresco con tartufo bianco (Tab GreenLine); dal pesto con broccoli, alla pugliese (Costaligure) alla salsa di pomodorini datterini, più dolce (Mutti). E per i gourmet una nuova confezione di cinque bocconcini di culatello (Terre Ducali), il parmigiano da spalmare sul cucinato o semplicemente sul pane (Parmareggio) e le sfoglie sottili di formaggio stagionato in vaschetta, da usare su pasta, carpacci e insalate (Nitti Ferrari). E per la pizza c’è anche il kit fai da te preparato dai Maestri piazzaioli (Sapori Antichi).
Novità per gli amanti della cucina anche tra i prodotti surgelati, come le fette di mozzarella già pronte (Alifood) e il gorgonzola al tartufo (Selektia Italia).
Nel dolciario vengono proposte le perle di caffè da usare sul gelato, ma anche in cucina (Taurocaf), e il kit per “sferificare” nel mondo del dessert: i liquidi vengono trasformati in sfere, attraverso prodotti naturali, la cui struttura, liquida all’interno per la preparazione di dessert e cocktail molecolari (Fabbri).
Il biologico è ancora una volta protagonista: dalle uova fresche bio, da galline alimentate con cereali a filiera controllata (Alce Nero) alla pasta di riso bio, senza glutine e con basso contenuto di sodio (Riso Viazzo); dai savoiardi bio (Lanaittu) alle piadine bio (Natural Food); dalla mousse di mele bio (Ad Chini) al burro al tartufo bio (Calugi), fino alle salse per condire senza olio (Ponti). Ci sono anche il burro senza lattosio (Dalla Torre) alla robiola e il caprino senza lattosio (Latteria Montello), la bresaola a basso contenuto di sodio (Venus Paganoni), i grissini fatti con farina di farro e cereali (Grissin Bon); il chinotto senza zucchero e a zero calorie (Neri) il ragù bolognese rivisitato in chiave naturale con soia e verdure e il pesto con Tofu (Biffi). Tra le bevande, viene proposto il succo di frutta con aggiunta di latte (Parmalat) e per la merendina dei bambini viene presentato un kit studiato dai nutrizionisti contenente uno snack di parmigiano, grissini e frullato (Parmareggio).
Nel settore dei prodotti da forno, per esempio vedremo le focacce in monoporzione snack (Barilla) e nuove referenze di pan soffice, grissini, cracker e tarallini con grano duro tenero, kamut e saraceno (De Cecco). Nel comparto dell’olio, l’olio biologico in bag in box, la confezione con rubinetto che non si ossida da tempo utilizzata per il vino (Frantoio D’Orazio Picicco) e l’olio extra vergine in spray, che riduce gli sprechi (Limoni Sicilia). Tra i formaggi le vaschette di formaggio fresco spalmabile (Sterilgarda) e lo stracchino con crema di latte, con fermenti lattici vivi e calcio (Galbani). E ancora: le zuppe di verdura in bicchiere, dalla vellutata di carote al passato di verdure (Euroverde), le panelle prefritte surgelate, a cottura rapida (Cgm), la camomilla a infusione diretta in acqua minerale (Rocchetta). E infine, a Cibus verrà presentata anche una nuova Dop: il formaggio Puzzone di Moena (Consorzio Trentino).

 

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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