“Più gusto” e “Vincotto Experience” fanno tappa in Eataly

Pubblicato il 12 Set 2014 da Redazione

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“Più gusto” fa tappa a Bari presso la sede pugliese del tempio del cibo “Eataly”, proprio nei giorni di apertura della Fiera del Levante, dal 13 al 21 settembre. Ad osservare bene, quella di “Più gusto – Hi quality Salento Street Food” è un’esperienza in continua ascesa, doppiamente, dal punto di vista semantico e dal punto di vista “geografico”. Infatti da un lato ogni nuova tappa ha acquisito, nella sua esperienza, sempre più spessore ed importanza e dall’altro, passando da Santa Cesarea Terme, Lecce, Ceglie Messapica, Ostuni e ora Bari, sta tracciando un percorso che da sud porta via via sempre più a settentrione.
“Più gusto – Hi Quality Salento Street Food” è il brand legato al cibo da strada di qualità a firma Vincotto Experience, presente al piano terra di Eataly Bari nell’aula “Eatinerari”.

“Vincotto Experience” è una serie di esperienze culturali e gustative suscitate dall’uso sapiente di uno dei prodotti più tradizionalmente tipici del territorio salentino, il vincotto. L’idea è nata da un’intuizione di Antonio Venneri di Terra Apuliae che ha letteralmente contaminato diversi produttori locali dando vita ad una serie di nuovi prodotti, dalla pasta ai dolci tipici, dalla puccia alla frisa, aventi tre caratteristiche fondamentali: essere di altissima qualità, essere serviti anche per strada e, soprattutto, essere aromatizzati e prevedere tra gli ingredienti il Vincotto primitivO e il Cuettu.
I turisti, gli ospiti ed i partecipanti potranno degustare sia alcuni antichi sapori di una volta che nuove ed entusiasmanti elaborazioni ideate da chef di qualità. Rigorosamente pugliesi, se non addirittura salentine.
Pucce e patate saranno preparate con: il Vincotto di Antonio Venneri (Terra Apuliae) nelle versioni balsamico e glassa; la Patata Novellina di Rocco Biasco al vincotto balsamico; le Melanzane e Carciofi grigliati sott’olio dei f.lli Vizzino; l’Olio Evo della famiglia Adamo; le Pucce con semola Selezione Casillo di Federico Troysi; il Capocollo di Martina Franca presidio Slow Food del Salumificio Santoro; il pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto semisecco di Calemone, presidio Slow Food; il Caciocavallo della comunità casearia dell’Alto Salento, caseificio Lanzillotti.