A Gallipoli un convegno sulle grandi fitopatie

Pubblicato il 15 Gen 2015 da Redazione

olive

“Le grandi fitopatie – Una minaccia da risolvere per il territorio e la società”. È il titolo del convegno organizzato dalla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), in collaborazione con il Consorzio Nazionale Olivicoltori (CNO), venerdì 16 gennaio alle ore 9.30, presso il Castello di Gallipoli.
Le nuove fitopatie, un tema quanto mai attuale, sono determinate dell’aumento vertiginoso degli scambi di materiale vegetale su tutto il pianeta e, soprattutto, dal fenomeno dei cambiamenti climatici che sta radicando sul nostro territorio parassiti e patologie nuove che, non trovando fattori naturali di contrasto, si sviluppano rapidamente con milioni di euro di danni per gli agricoltori e pesanti ripercussioni sugli habitat e sul paesaggio agrario di vaste aree. I problemi interessano soprattutto i settori della vite, del castagno, del kiwi, degli agrumi, dell’olivo, senza contare l’allargamento degli areali di presenza di parassiti prima confinati alle zone mediterranee più calde e ora estese fino alle aree alpine.
Naturalmente particolare attenzione sarà rivolta all’emergenza Xylella fastidiosa che, associata al complesso del disseccamento rapido dell’olivo, ha colpito vaste aree della provincia di Lecce.
Con questo convegno la CIA vuole sostenere un’azione straordinaria a livello europeo, nazionale e regionale agendo su diversi piani: dal potenziamento della ricerca alla diffusione di tecniche di difesa adeguate, dal maggior controllo internazionale sugli scambi, al miglioramento della capacità di intervento nelle fasi di emergenza, fino al potenziamento degli strumenti di risarcimento.
Al convegno parteciperanno, tra gli altri, Giovanni La Via, presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, Dino Scanavino, presidente Nazionale della CIA, Gennaro Sicolo, presidente CNO, Marina Barba, direttrice CRA – Roma, Gabriele Papa Pagliardini, direttore dell’Area politiche per lo sviluppo rurale della Regione Puglia, oltre ai parlamentari, ai consiglieri regionali e ai sindaci del territorio, nonché ai rappresentanti dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali e dei Collegi dei periti agrari e degli agrotecnici della Provincia di Lecce.