Sinergie dei Sensi, il vino che promuove una Puglia unita

Pubblicato il 2 Mar 2015 da Simona Giacobbi

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Due vini che raccontano il meglio delle produzioni pugliesi. Un modo nuovo di conoscere la Puglia, un modo unico di berla, portando il passato nel futuro in un contesto di collaborazione, promozione del territorio e comunicazione. Tutto questo è racchiuso in “Sinergie dei Sensi”.
“Un progetto reale, partito dal basso e che non si fermerà qui”, ha spiegato l’ideatore Francesco Pezzarossa del blog Anarchico del Gusto, e che ha visto la collaborazione di quattro piccoli grandi artigiani del vino dalle province di Foggia, Bari, Lecce e Taranto che hanno unito le forze per dare vita a due miscellanee d’eccellenza, veri e propri intrecci di risorse umane e di sensi. “Abbiamo voluto rendere concrete queste sinergie pensando a tre eccellenze pugliesi, il Nero di Troia, il Primitivo e il Negroamaro – ha continuato Pezzarossa – Un modo nuovo e diverso per avvicinarsi alla viticoltura pugliese”.
Ognuna delle aziende coinvolte ha raccolto e impegnato il frutto del proprio lavoro per una comune condivisione, come hanno confermato i produttori presenti alla conferenza stampa, affiancati, incontro moderato domenica, all’Hotel Rondò di Bari, da Michele Peragine, presidente Agap.

Nessun codice a barre, nessun nome. Nessuna indicazione dell’annata perché IGP né sono indicate le quantità in percentuale dei vini utilizzati. Sulle etichette – 4mila le bottiglie prodotte – solo le impronte digitali di chi ha voluto mettere a disposizione il proprio lavoro, le proprie competenze e la propria passione.
La prima bottiglia, un Rosso Puglia IGP, racchiude i tre vitigni principi della Puglia. Un blend comune di Negroamaro della Cantina Vinicola Palamà di Cutofriano (Lecce), Primitivo dell’Azienda Pietraventosa di Gioia del Colle (Bari) e Nero di Troia, vitigno rappresentato da Antica Enotria di Cerignola (Foggia). Un vino che al naso si presenta dolce ed elegante, ha spiegato la sommelier Ais Angela Giasi durante il percorso di degustazione, dal gusto equilibrato, con un gioco dolce-amarognolo dalle note floreali e speziature ben amalgamate ma anche facilmente individuabili.
La seconda etichetta, Primitivo Puglia IGP, è un omaggio al vitigno più famoso di Puglia, il Primitivo, ed è nata dall’unione, sempre in un unico blend, dei vini provenienti dalle due zone vocate al Primitivo, Gioia del Colle e Manduria. Le aziende coinvolte, Agricole Pietraventosa e Vinicola Savese di Sava, nel Tarantino. Dal colore rosso granato, al naso è un vino intenso, ricco con un concentrato di frutta matura e ciliegia sotto spirito. Si percepiscono anche profumi speziati dolci come quello della cannella, della macchia mediterranea. Come ha sottolineato la sommelier con un gioco di parole ad effetto, “un vino elegantemente potente, mentre il primo è un vino potentemente elegante”.

Sinergia è anche energia, come fa notare Luigi di Tuccio (Antica Enotria): “La strada è stata lunga – spiega – Dopo aver individuato le masse giuste e dopo vari incontri con produttori, sommelier e addetti ai lavori abbiamo deciso insieme come miscelare i prodotti per rispettare la Puglia e il concetto di territorialità”.
Obiettivo del progetto, creare collaborazioni interne, promuovere in modo originale il territorio e far conoscere le potenzialità dei vitigni pugliesi. “Un percorso importante per andare insieme, singergicamente, verso il comunicatore”, ha detto Marianna Annio (Agricole Pietraventosa). “Un gemellaggio – ha proseguito Annio – in cui fondere senza confondere. È il risultato di ciò che può creare l’unione dal punto di vista qualitativo con il marchio Puglia”.
A ricordare l’importanza delle tradizioni e della quasi assenza della mano dell’uomo nel processo di lavorazione del suo vino, Massimiliano Pichierri dell’Azienda Vinicola Savese, dove il vino si fa da sempre in anfora di terracotta, il Capasone.
Ora Sinergie dei Sensi guarda a Vinitaly puntando a promuovere le produzioni enologiche regionali offrendo in futuro anche un possibile sbocco commerciale. “È giusto uscire dai nostri confini e abbracciare altre culture – ha detto Michele Palamà (Vinicola Palamà).
Due blend che sapranno regalare alla Puglia e a tutti i consumatori una nuova visione armoniosa e integrata con il passato senza rinnegare le proprie origini per un territorio unito dalla voglia di fare rete.

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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