L’Espresso: “Tre Cappelli” a tre ristoranti pugliesi

Pubblicato il 19 Ott 2017 da Redazione

Sono tre i ristoranti pugliesi che si sono aggiudicati i “Tre Cappelli” della guida 2018 Ristoranti d’Italia de L’Espresso giunta alle 40esima edizione e presentata oggi alla Stazione Leopolda di Firenze dal direttore Enzo Vizzari. Il ristorante Due Camini di Borgo Egnazia (Savelletri, Brindisi), Bros a Lecce e il Ristorante Angelo Sabatelli a Putignano (BA) sono stati promossi dalla guida che ha introdotto quest’anno i “cappelli d’oro”, attribuiti ai “nuovi classici”, ai ristoramti, in tutto dieci, che hanno contribuito a cambiare il volto della cucina italiana: Caino di Montemerano, Colline Ciociare di Acuto, Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi, Enoteca Pinchiorri di Firenze, Lorenzo di Forte dei Marmi, Marchesi alla Scala di Milano, Miramonti l’Altro di Concesio, San Domenico di Imola; Vissani di Baschi.

Il ristorante Due Camini, lo spazio gourmet di Borgo Egnazia, è la “Novità dell’anno”. Un risultato entusiasmante per la destinazione pugliese, che vede così riconosciuto l’impegno nella valorizzazione del patrimonio enogastronomico locale, nella reinterpretazione della più classica tradizione culinaria pugliese e nel coinvolgimento dei migliori produttori del territorio. Un risultato che premia la scelta di richiamare nella “sua” terra un giovane talento pugliese, Domingo Schingaro, da due anni executive chef del Due Camini e coordinatore di tutta l’offerta food di Borgo Egnazia insieme al “coach” Andrea Ribaldone (chef dell’Osteria Arborina di La Morra, nelle Langhe), a sua volta premiato come “Miglior performance dell’anno” per il suo ristorante piemontese.

In odore di Stella i Bros di Lecce, una brigata di chef giovanissimi, portatori sani di fantasia e studio, che ogni giorno interpretano il Salento e la loro Puglia partendo dalle materie prime, quelle del mare e della terra, per poi modificarle attraverso studio e tecnica con alle spalle un’esperienza nelle migliori cucine del mondo.

Angelo Sabatelli non ha bisogno di presentazioni, chef stellato pugliese che dopo aver lavorato a Roma, Jakarta, Hong-Kong, Shangai e Mauritius è tornato a casa dove ha aperto il ristorante che porta il suo nome. Ha traslocato da qualche mese da Monopoli a Putignano.

Sono 5 i ristoranti al vertice della ristorazione italiana nella guide de L’Espresso che hanno ricevuto il punteggio massimo di 5 cappelli su 5 che dall’anno scorso hanno rimpiazzato i classici punteggi. Al top: Casadonna Reale di Castel di Sangro, Le Calandre di Rubano, Osteria Francescana di Modena, Piazza Duomo di Alba, Uliassi di Senigallia.
Sono invece 16 i locali da 4 cappelli: Casa Perbellini di Verona, Da Vittorio di Brusaporto, Dani Maison di Ischia, Del Cambio di Torino, Duomo di Ragusa Ibla, La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma, St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina di Badia, Il Pagliaccio di Roma, Kre’sios di Telese, La Peca di Lonigo, Lido 84 di Gardone Riviera, Seta dell’Hotel Mandarin Oriental di Milano, Taverna Estia di Brusciano, Villa Crespi di Orta San Giulio. Piu’, in Slovenia, Hisa Franko di Caporetto.

A seguire 40 ristoranti da 3 cappelli, 132 da 2 cappelli, e 457 quelli segnalati con 1 cappello. La regione con il maggior numero di cappelli si conferma la Lombardia, con 164, più 3 cappelli d’oro, la seconda è il Veneto a quota 107, e terzo il Piemonte (95).

Tra i premi, quello per il pranzo dell’anno è andato alla Francescana di Modena di Bottura. Il giovane dell’anno è Davide Caranchini del Materia di Cernobbio, la cuoca dell’anno è Gaia Giordano dello Spazio di Milano. Premio alla Carriera per Romano di Viareggio.

I voti della Guida sono espressi in ventesimi. E accompagnati, per i ristoranti migliori, dal simbolo dei cappelli. I cappelli, da uno a tre, accompagnano le votazioni più alte: da 15 a 16 ‘un cappello’, cucina buona, interessante. Da 16,5 17,5 ‘due cappelli’, cucina molto buona. Da 18 a 20 ‘tre cappelli’, l’eccellenza. Ottengono tre cappelli, con un punteggio fra 18/20 e 19,75/20, ben 26 ristoranti, tre più dell’anno scorso.

Cinque cappelli:
Casadonna Reale Castel di Sangro (AQ)
Le Calandre Rubano (PD)
Osteria Francescana Modena
Piazza Duomo Alba (CN)
Uliassi Senigallia (AN)

Quattro Cappelli:
Casa Perbellini Verona
Da Vittorio Brusaporto (BG)
Danì Maison Ischia (NA)
Del Cambio Torino
Duomo Ragusa Ibla (RG)
Hisa Franko Kobarid – Caporetto (Slovenia)
Hotel Rome Cavalieri – La Pergola Roma
Hotel Rosa Alpina St. Hubertus Badia (BZ)
Il Pagliaccio Roma
Krèsios Telese Terme (BN)
La Madia Licata (AG)
La Peca Lonigo (VI)
Lido 84 Gardone Riviera (BS)
Mandarin Oriental Milan – Seta Milano
Taverna Estia Brusciano (NA)
Villa Crespi Orta San Giulio (NO)

Tre cappelli
Acquerello Fagnano Olona (VA)
Agli Amici Udine
Antica Corona Reale – Da Renzo Cervere (CN)
Antica Osteria Cera Campagna Lupia (VE)
Aqua Crua Barbarano Vicentino (VI)
Auener Hof Terra Sarentino (BZ)
Berton Milano
Borgo Egnazia Due Camini Fasano (BR)
Borgo Santo Pietro – Meo Modo Chiusdino (SI)
Bracali Massa Marittima (GR)
Bros Lecce
Combal.Zero Rivoli (TO)
Contraste Milano
Cracco Milano
D’O Cornaredo (MI)
El Coq – Garibaldi Vicenza
Enrico Bartolini – Mudec Milano
Grancaffè & Ristorante Quadri Venezia
Hotel Cinzia – Christian e Manuel Vercelli
Hotel Four Seasons Il Palagio Firenze
Hotel Palazzo Avino – Rossellinis Ravello (SA)
Hotel Principe – Lux Lucis Forte dei Marmi (LU)
Hotel Villa Trieste – Aga San Vito di Cadore (BL)
Il Luogo di Aimo e Nadia Milano
Inkiostro Parma
La Tana Gourmet Asiago (VI)
La Trota dal ‘63 Rivodutri (RI)
Laite Sappada (BL)
L’Argine a Vencò Dolegna del Collio (GO)
Lume Milano
Madonnina del Pescatore Senigallia (AN)
Osteria Arborina La Morra (CN)
Paolo & Barbara Sanremo (IM)
Pascucci Al Porticciolo Fiumicino (RM)
Ristorante Angelo Sabatelli Putignano (BA)
Ristorante Perbellini Isola Rizza (VR)
San Domenico Palace Hotel – Principe Cerami
Taormina (ME)
S’Apposentu di Casa Puddu Siddi (VS)
Torre del Saracino Vico Equense (NA)
Undicesimo Vineria Treviso
Villa Feltrinelli Gargnano (BS)