Turismo rurale: nasce la ‘rete’ delle aziende pugliesi

Pubblicato il 23 Mag 2014 da Redazione

turismoruraleValorizzare l’ economia rurale anche in ambito turistico, soprattutto in quei luoghi dove la crisi ha minato l’esistenza delle imprese più tradizionali, si può e si deve fare. Quarantacinque operatori economici di Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro e Rutigliano hanno partecipato alla ‘study visit’ organizzata nelle Marche dal Gruppo di Azione Locale (Gal) Sud Est Barese. Gli operatori pugliesi hanno potuto osservare esempi di buone pratiche messe in atto dal Distretto Culturale Evoluto (Dce) della Provincia di Fermo, incontrando gli operatori e i referenti dei diversi progetti, pubblici e privati.

“Questa delle Marche – ha commentato Arcangelo Cirone, direttore tecnico del Gal Sud Est Barese – è la prima di due ‘study visit’ dedicate alla creazione di reti per il turismo rurale. Abbiamo scelto un territorio che, come il nostro, si estende dal mare all’entroterra e che è riuscito a mettere assieme tutte le proprie eccellenze paesaggistiche, enogastronomiche, culturali e imprenditoriali per creare un sistema in grado di attrarre turisti e sostenere lo sviluppo rurale. Fare rete è la soluzione migliore per ottimizzare i risultati in tempi di crisi e l’alta partecipazione di giovani a questa iniziativa dimostra che, anche da noi, quest’idea comincia a farsi strada. Il Distretto Culturale Evoluto di Fermo è un esempio di come la collaborazione tra operatori tanto diversi tra loro sia riuscita a formulare proposte turistiche innovative e realmente capaci di attrarre visitatori e creare nuove opportunità di lavoro”.

Il viaggio, che è il primo dei due previsti su questo tema (il prossimo sarà in provincia di Perugia a metà giugno) fa parte di un’articolata strategia che il Gal, grazie ai fondi previsti dalla misura 331 azione 2 ‘informazione’ del Psr Puglia 2007-2013, sta mettendo in atto con l’obiettivo di provare a creare una rete fra gli operatori, volta al rafforzamento delle competenze e delle capacità imprenditoriali di chi già opera nel settore rurale o vuole provare a realizzare nuove iniziative che sappiano cogliere le opportunità offerte dal patrimonio locale per far nascere imprese innovative.
Tante le domande e gli spunti di riflessione emersi durante gli incontri, così come le proposte e le idee per provare a progettare nel sud est barese soluzioni simili a quelle marchigiane, avviare collaborazioni e promuovere al meglio l’offerta turistica rurale.
Per raccontare questo scambio di buone pratiche, l’hashtag #studyvisit ha riportato in quasi 60 tweet i momenti più significativi del viaggio, così come la pagina Facebook del Gal dove sono stati riportati in un dettagliato racconto per immagini, alcuni dei principali momenti della study visit.