A Carpino la festa delle fave: raccolto e pesatura come da tradizione

Pubblicato il 1 Lug 2014 da Redazione

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Celebrata a Carpino, sul Gargano, la festa delle fave, carica di fascino, tradizioni, cultura dedicata a uno dei presidi Slow Food più apprezzati di Puglia.
“L’idea di questa iniziativa – avevano detto gli organizzatori – è quella di una lunga festa in campagna, un’occasione per stare insieme direttamente con i contadini e le aziende agricole locali produttrici di questo fantastico legume dalle ottime proprietà nutrizionali come ridotto valore calorico, elevato contenuto di proteine, carboidrati, vitamine, sali minerali e fibre”.
Le fave, dopo essere state seccate, vengono stese sulle arijë, terreno in precedenza arato, bagnato, cosparso di paglia e pressato e dove nei giorni precedenti le piante di fave ingiallite, falciate a mano, sono state legate in covoni detti “manocchijë”. L’antica tradizione della “pësaturë” si articola in diverse fasi: i baccelli vengono schiacciati da un cavallo al trotto, fino a quando i legumi non escono senza sgretolarsi. Le fave vengono quindi separate con forche di legno e gettate in aria in modo che l’azione della brezza separi il legume dalla pula.
La fava di Carpino è più piccola rispetto alle altre fave, ma ha meno calorie e più sali minerali. Ha inoltre una buccia molto sottile ed è ottima condita con olio e cipolle crude, anche in estate. Non dimentichiamoci di un classico pugliese, fave e cicorie, un piatto, è proprio il caso di dirlo, evergreen.
La manifestazione è stata promossa dall’Associazione ‘Fava di Carpino’ in collaborazione con l’Associazione Culturale Carpino Folk Festival e la Proloco locale e gode del patrocinio gratuito del Parco Nazionale del Gargano, del Gruppo d’Azione Locale del Gargano e del Comune di Carpino.

Foto tratte da Facebook

Fave e cicorie

Purea di fave di Carpino, cicorielle e olio di oliva extravergine pugliese (ricetta dello chef Peppe Zullo)