Cresce l’attesa a Orsara di Puglia per la notte dei “Fucacoste e cocce priatorje”

Pubblicato il 24 Ott 2014 da Redazione

fucacoste

È ufficiale il programma di giovedì 1 novembre per la notte dei Fucacoste e cocce priatorje (Falò e teste del purgatorio), evento organizzato dal Comune in collaborazione con la Pro Loco di Orsara di Puglia. L’infopoint a disposizione dei visitatori aprirà i battenti dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20; stesso orario per le visite guidate.

Il Laboratorio delle Zucche, dove i bambini potranno imparare a realizzare le caratteristiche lanterne dalle sembianze umane, sarà attivo dalle ore 16.30 alle 18.30 in Piazza San Pietro (i partecipanti devono procurarsi autonomamente le zucche da lavorare). Alle ore 18.30, la parata degli artisti di strada del gruppo Liu.bo di Lucera, con giocolieri e mangiafuoco, attraverserà il paese fino ad arrivare in Piazza Madonna della Neve dove si svolgerà lo spettacolo “Tra il bene e il male”. Alle ore 20.30, invece, partirà la carovana musicale della Conturband Street Parade. Alle ore 22, sarà la volta della Coquette Band in Largo San Michele. A Orsara di Puglia, la notte dei fuochi sarà anche quella dei grandi numeri: 10mila visitatori attesi, un falò per ogni nucleo familiare del borgo, oltre 100 persone tra volontari e personale delle forze dell’ordine a vigilare sul sereno svolgimento degli eventi, 20 punti di ristoro per i visitatori, quattro diversi momenti di spettacolo tra concerti, artisti di strada e concorso per la zucca intagliata più bella. Il momento più ‘esplosivo’ è previsto per le ore 19: al rintocco delle campane della Chiesa Madre ci sarà l’accensione dei falò in ogni angolo del paese.

NON E’ HALLOWEEN. A Orsara lo sanno anche i bambini: la notte più lunga e luminosa dell’anno, quella dei falò e delle teste del purgatorio, con Halloween non c’entra niente. Qui, il 1° novembre, i rami di ginestra che cominceranno ad ardere e sfavillare alle 19, contemporaneamente, non scacciano gli spiriti malvagi ma servono a segnare la strada che dalla terra al cielo ricongiunge i vivi ai loro cari defunti. E i più piccoli, come i loro genitori e i loro nonni, preparano i falò attorno ai quali si riuniranno per condividere questo momento di comunione rispettosa col mistero. I “Fucacoste e cocce priatorje” è una delle tradizioni più antiche in Europa. Si svolge la notte a cavallo tra il primo e il secondo giorno di novembre, per rendere omaggio alla memoria dei defunti. Elemento caratterizzante dei fuochi è la ginestra, un arbusto che, in fiamme, si volatilizza facilmente, mostrando ai nostri occhi il legame tra cielo e terra. Solo a Orsara i ”fucacoste” si accendono la sera del primo novembre: per tutta la notte ardono numerosi, caldi, luminosi, a creare un’atmosfera di magico incanto. Vicino alle abitazioni si appendono le zucche antropomorfe con una candela accesa all’interno e le vecchiette, prima di andare a letto, prendono dal falò un po’ di brace e la portano in casa, deponendola nel camino o in un braciere. È convinzione che le anime dei defunti, tornando fra i vivi, facciano visita ai parenti e tornino alle dimore dove avevano vissuto, si riscaldino e continuino il loro viaggio. Niente streghe, dunque, niente maschere e figure grottesche, piuttosto la conservazione del primordiale senso della festa di tutti i Santi, quella istituita il 13 maggio del 609 da Papa Bonifacio IV quando la Chiesa sovrappose un’interpretazione cristiana a una pratica di origine pagana.