“Vin’ a Trani”: cultura del vino, arte e sociale nell’evento dedicato al vino

Pubblicato il 22 Dic 2014 da Simona Giacobbi

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“Abbiamo portato un po’ di energia a Trani”. È soddisfatta e ancora emozionata Francesca de Leonardis, consulente enogastronomica e organizzatrice, insieme a Michele Matera, titolare del ristorante Corteinfiore di Trani, dell’edizione zero di Vin’ a Trani, un gioco di parole che suona come un invito, sì, ma anche e soprattutto come espressione dell’identità di un territorio.
Un grandissimo successo, al di là di ogni più rosea previsione, come hanno ammesso gli stessi organizzatori, per la manifestazione dedicata al vino, che si è tenuta domenica 21 dicembre, nella bellissima Trani, colpita duramente negli ultimi giorni da scandali politici che hanno avuto, purtroppo, eco nazionale. Ma la città guarda avanti e lo fa valorizzando il suo prodotto tipico, il vino, protagonista dell’evento nella splendida cornice dell’ottocentesco Palazzo Pugliese. Il vino come simbolo della “perla dell’Adriatico”, Trani, che vuole tornare a rivivere i fasti del passato, ora più che mai, ripartendo proprio dal suo “bene” conosciuto in tutto il mondo con uno sguardo rivolto al futuro.

Un pomeriggio dedicato alla cultura del vino, all’arte e al sociale. Parte del ricavato della vendita dei biglietti per l’acquisto dei calici è stato, infatti, devoluto al progetto Made in Carcere, l’iniziativa nata nel 2007 da un’idea di Luciana Delle Donne, fondatrice di Officina Creativa, una cooperativa sociale, non a scopo di lucro, che dà lavoro alle detenute le quali per l’occasione hanno creato il portacalice in stoffa indossato al collo dei tanti presenti.

In sottofondo, la musica di Davide Santorsola, il noto compositore jazz scomparso di recente, un chiaro omaggio al musicista, come spiega visibilmente commossa Francesca de Leonardis.
Esperti e semplici appassionati del bere bene e consapevole hanno preso parte all’iniziativa che ha registrato il tutto esaurito. Verso sera in tanti si sono radunati sul marciapiede, in una lunga coda, all’entrata di Palazzo Pugliese, aspettando il proprio turno in attesa di accaparrarsi un calice sfidando il freddo pungente.

In tutto 17 le cantine che hanno esposto i loro prodotti, freschi di vendemmia. Dalla Puglia naturalmente, da Abruzzo, Campania, Sicilia, Friuli e dalla Lombardia in un ideale e interessante itinerario enologico e gastronomico. Non sono mancati taralli, cartellate e olio extravergine di oliva, tra i prodotti fondamentali del paniere gastronomico.
Un modo diverso di festeggiare il Natale, originale e del tutto nuovo per fare un brindisi, di quelli d’autore, come augurio per il nuovo anno.

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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