FdL – Puglia Natura, dal gelato biologico al panino all’amatriciana

Pubblicato il 9 Set 2016 da Redazione

Bari-Fiera-del-Levante-2015-quartiere“Puglia Natura – Il biologico di casa nostra”: è il nome della mostra mercato animata da una selezione di aziende pugliesi che espongono le migliori produzioni agroalimentari biologiche nella galleria 13 della Fiera del Levante.
L’iniziativa è organizzata dal Consorzio Puglia Natura in partnership con la Regione Puglia (fondi Feasr, misura 3.2).Tra gli spazi, due food corner per le degustazioni: il primo dedicato al gelato 100% Bio e il secondo al panino all’amatriciana: per ogni acquisto due euro saranno devoluti in beneficenza a sostegno della comunità di Amatrice.
Uno spazio showcooking, invece, è organizzato in collaborazione con De Candia Rappresentanze e l’Istituto professionale alberghiero Perotti di Bari. Focus sull’agricoltura sociale, inoltre, a cura di Rete Utile Buono e Bio, la rete di distribuzione locale di alimenti biologici 100 per cento sociale: insieme alle eccellenze del biologico pugliese, favorisce il lavoro utile di persone svantaggiate, nella produzione e distribuzione dei prodotti.
Puglia Natura dedica ai bioimprenditori un infopoint a cura di Rete Tecnica Puglia Natura, il network di oltre 100 agronomi al servizio delle bioimprese. Spazio all’interazione con il workshop “Il selvatico di Puglia” a cura di Orto Circuito e al teatro con “Minestrone biologico” della compagnia Koinè, per approfondire tra il ludico e il didattico, i temi della corretta alimentazione e del consumo responsabile.
L’enorme diffusione dell’agricoltura biologica in Puglia – sottolineano gli organizzatori di Puglia Natura – con più di 8mila operatori e una superficie coltivata di oltre 200mila ettari, testimonia il consolidarsi di un trend positivo. Con un volume di fatturato stimato di circa 500 milioni di euro, superiore al 20 per cento dell’intera produzione lorda vendibile agricola della Puglia, il biologico si posiziona come prodotto ad alto valore aggiunto rispetto alle produzioni tradizionali.
Questi dati impongono il bio come un solido settore produttivo e commerciale in grado di rispondere a una precisa esigenza di mercato, un settore che non è più una “nicchia”, ma un elemento trainante del sistema agroalimentare pugliese. Il biologico – aggiungono gli organizzatori – è in grado di cogliere da un lato il bisogno profondo manifestato dagli agricoltori pugliesi di “disintossicazione” dal forte impatto ambientale e sulla salute causato dall’impiego indiscriminato di fitofarmaci e concimi chimici, dall’altro di rispondere alla crescente domanda del mercato di cibo, sempre più genuino ed eticamente corretto. In Puglia già nel 2015 si contavano ben 563 preparatori esclusivi, industrie agroalimentari biologiche che non beneficiano del sistema dei premi agroambientali e ciononostante hanno scelto di produrre e vendere cibo e prodotti Bio.

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