I migliori vini e le migliori osterie pugliesi secondo Slow Food

Pubblicato il 18 Nov 2017 da Redazione

La Puglia è un lembo di terra lungo più di 400 chilometri. Un territorio vasto e complesso, con un’anima comune i cui valori sono legati alla civiltà contadina. La cucina è caratterizzata dai grandi prodotti classici del Mediterraneo, la pasta (in decine e decine di varianti tra cui troccoli, orecchiette, cavatelli, strascinate, minchiarieddi, stacchiodde, curti e gruessi ), il pane – e non dimentichiamoci dei taralli –, l’olio extravergine di oliva, e poi il vino: il Salento, con i suoi rosati da negroamaro, si erge fieramente a portabandiera di questa tipologia, ma ottime versioni arrivano anche dalla Daunia, dalle Murge e dalle Terre del primitivo.

Cibi e vini sono raccontati da due guide edite da Slow Food Editore: la 28esima edizione di Osterie d’Italia, il sussidiario del mangiarbere all’italiana e l’ottava edizione di Slow Wine. Entrambe saranno illustrate in un’unica presentazione che si terrà il 20 novembre a Bari, alle ore 17,30 presso Eataly, lungomare Starita, 4.
Dopo i saluti di Madia Svezia di Eataly Bari e del fiduciario Slow Food Bari Leonardo Manganelli, intervengono Alessandro Ambrosi, presidente della Nuova Fiera del Levante di Bari, Antonello Del Vecchio, presidente Slow Food Puglia, Francesco Muci, responsabile regionale di Slow Wine, Salvatore Taronno, responsabile regionale di Osterie d’Italia, Federico Dotta, dottore in Scienze Gastronomiche, Fabio Giavedoni, curatore Slow Wine ed Eugenio Signoroni, curatore Osterie d’Italia.

Segue un momento conviviale curato dagli osti recensiti nella guida Osterie d’Italia 2018 con pietanze alle quali saranno abbinati i vini delle aziende recensite nella guida Slow Wine 2018.
«Sentirsi a casa: è questa la sensazione che i locali recensiti in Osterie d’Italia suscitano nei propri frequentatori. Nella guida ci sono le osterie che incarnano al meglio l’autenticità della cucina italiana. Una cucina che non cerca di uniformarsi in un unico stile con cotture millimetriche, che sottolinea le differenze e non si piega alle mode» racconta Eugenio Signoroni, curatore insieme a Marco Bolasco del Sussidiario del mangiarbere all’italiana.

«Sono tre le domande fondamentali che dobbiamo porci quando raccontiamo una cantina: ciò che stiamo scrivendo costituisce un’informazione rilevante al fine della scelta di una bottiglia piuttosto che di un’altra? Quella che stiamo utilizzando è la migliore forma di argomentazione possibile? Il racconto che stiamo facendo è articolato dal punto di vista storico e territoriale? Riuscire a rispondere a queste tre domande non è semplice, ma è la missione che ci poniamo» spiegano Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni nell’introduzione alla guida Slow Wine.

Più di 80 (su un totale di 1.616) sono le osterie pugliesi recensite nell’edizione 2018 di Osterie d’Italia, di cui la maggior parte con un menù che non supera i 35 euro. In continuità con la scorsa edizione, i locali un po’ più cari della media sono segnalati dal bollino con Euro e freccia, mentre il bollino Novità sta, naturalmente, per le nuove segnalazioni. Il simbolo dell’Annaffiatoio indica i locali con un orto di proprietà, la Chiave quelli dove si può anche dormire, il Formaggio è usato per quelli che propongono una selezione di prodotti caseari di qualità, la Bottiglia per un locale dalla proposta di vini articolata, e infine le 18 Chiocciole, dedicate ai locali più in sintonia con i princìpi di Slow Food.

Su Slow Wine 80 sono i vini (su 1.947 etichette) dalla Puglia. Anche su questa guida i vini contrassegnati con la Chiocciola (8 le etichette pugliesi) sono quelli che interpretano al meglio i valori (organolettici, territoriali, ambientali) in sintonia con Slow Food. Dall’edizione 2017 l’attribuzione di questo simbolo implica l’assenza di diserbo chimico nei vigneti. Inoltre la guida indica con la Moneta l’azienda che ha espresso un buon rapporto qualità-prezzo, con la Pentola la cantina che nella stessa sede, o nelle immediate vicinanze, offre ristoro e con la Chiave quella che offre ospitalità.

Osterie d’Italia 2018 in pillole
Curatori: Marco Bolasco ed Eugenio Signoroni – Pagine: 896 – Prezzo € 22
1616 osterie segnalate in guida
176 nuove segnalazioni
275 chiocciole, i locali che meglio incarnano il modello di osteria
207 osterie da visitare per la notevole selezione di formaggi
400 osterie consigliate per la carta dei vini attenta al territorio
e in più…
347 indirizzi dove acquistare prodotti di qualità, gustare un buon gelato o fermarsi per un piacevole aperitivo
456 locali con un orto di proprietà
373 osterie che propongono un menù vegetariano
310 osterie con alloggio

Slow Wine 2018 in pillole
Curatori: Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni – Pagine: 1118 – Prezzo € 24
1947 cantine
segnalate in guida
24.000
i vini degustati
195 chiocciole
che interpretano al meglio i valori (organolettici, territoriali, ambientali) in sintonia con Slow Food
281 Vini Slow
oltre all’ottima qualità organolettica, riescono a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e ambiente
175 Grandi Vini
eccellenti sotto il profilo organolettico
174 bottiglie
i produttori che sanno esprimere un’ottima qualità per ciascuna delle etichette presentate
237 Vini Quotidiani
le migliori bottiglie a meno di 10 euro in enoteca
99 monete
le realtà che garantiscono un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie recensite
100 Locali del Bere Slow
727 cantine che offrono lo sconto del 10% sull’acquisto dei vini presentandosi con la guida