La FIS sbarca in Puglia: riflettori accesi sui Cinque Grappoli Bibenda

Pubblicato il 19 Gen 2015 da Simona Giacobbi

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“La Puglia è stata per troppo tempo donatrice di sangue. Dopo aver dato tanto è ora di ricevere qualcosa. Questa è una terra meravigliosa che da un po’ cammina con le sue gambe dimostrando di fare grandissimi vini ma ha ancora una strada lunga davanti”.
Da sempre un po’ bistrattato e schiavo dei vini prodotti all’estero, francesi in primis, il vino pugliese ha finalmente acceso i riflettori sulle sue potenzialità. Nelle parole del giornalista Bruno Vespa, neo produttore di vini che ha deciso di investire in Puglia – come lui anche Zonin e Antinori – lo spirito della serata di degustazione dei “5 grappoli Puglia 2015” della guida Bibenda, presentata da Daniela Mazzacane di Telenorba, che si è tenuta venerdì 16 gennaio in una location d’eccezione, Borgo Egnazia a Savelletri. Tanti i produttori, enologi, sommelier ed esperti del settore riuniti in un evento che ha segnato il battesimo della Fondazione Italiana Sommelier di Puglia la cui guida è stata affidata al giovane Giuseppe Cupertino, sommelier di Borgo Egnazia.
“Fare. Saper fare. Saper far fare. Far sapere. In queste parole pronunciate proprio qui, dallo stesso palco un anno fa, da Angelo Gaja, un grande personaggio – ha voluto ricordare un Cupertino visibilmente commosso – è racchiuso il mondo della comunicazione del vino, la forza del nostro territorio. Abbiamo il dovere di divulgare la cultura del vino e farla conoscere non solo nella parte tecnica ma anche in quella più conviviale”. Il presidente della Fis ha quindi ringraziato Marisa Melpignano, proprietaria di Borgo Egnazia e San Domenico e tutti i presenti.

“Qualità” la parola d’ordine per Franco Maria Ricci, presidente nazionale della Fis. “La nostra fondazione, già presente in 14 regioni, nasce per comunicare e raccontare il vino perché possa esserne riconosciuta la sua qualità. Per conoscere veramente il vino ci vuole un anno e mezzo di corso. E noi lo organizziamo con deontologia e qualità professionale dando una possibilità ai giovani di grandissima qualità. Senza l’aiuto delle istituzioni non avremmo potuto raccontare il vino a 51 milioni di persone che non sanno cos’è. Con questa serata diamo così il via a un lavoro in Puglia fortissimo. La metamorfosi in termini di produzione in Puglia è stata straordinaria. Non solo per i vini. E mi riferisco ai Cinque Baci Bibenda, la massima espressione della guida, conferiti a un ristorante pugliese (Le Lampare al Fortino di Trani, ndr). Segno che qualcosa in questa regione si sta muovendo”. Ricci ha ricordato l’incontro che avverrà il 21 gennaio tra il Papa e 180 rappresentanti dell’enologia. “Il vino è arte e cultura. Come tale è cittadino del mondo. E il mondo deve conoscere il vino italiano”.

Oltre a Vespa anche un altro produttore d’eccezione, Albano Carrisi che non poteva non deliziare oltre il palato dei presenti con il suo vino anche le loro orecchie. “Di parole se ne possono spendere tante ma se si parla di Puglia, la mia seconda madre, mi inginocchio” e quindi intona “Amara Terra Mia” di Domenico Modugno. “Platone fu il primo a parlare degli effetti benefici del vino”, dice Albano spiegando il suo vino Platone 2011. Un vino in cui si percepiscono sentori di cuoio e spezie, dalla piacevolezza coinvolgente e dal calore equilibrato.

Parole di apprezzamento sull’eccellenza del vino pugliese anche da politici tra cui il senatore Dario Stefàno: “Una credibilità e robustezza di sistema che abbiamo conquistato con duro lavoro. Avevamo con noi una grande tradizione e una grande cultura che negli ultimi anni abbiamo fatto nostra e l’abbiamo consegnata alle nuove generazioni. Tra i 5 grappoli Bibenda tanti i giovani che si sono impegnati sul campo e ci consegnano ogni giorno traguardi importanti”. Accanto a Stefàno, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Fabrizio Nardoni che ha ricordato risultati importanti tra cui il bando per la realizzazione di impianti di spumantizzazione di vini di qualità e per lo show room nelle cantine e l’inserimento della Regione all’interno del Comitato vitivinicolo nazionale.

La degustazione dei 13 vini premiati con i “5 grappoli Bibenda”, spiegata e valorizzata dai commenti di Paolo Lauciani in un percorso storico, è partita con il Gran Cuvée XXI Secolo 2008 di D’Araprì, per continuare con il Sierma 2012 di Carvinea, il Castel del Monte Aglianico Bocca di Lupo 2010 Tormaresca, il Nero 2011 Conti Zecca, il Salice Salentino Rosso Donna Lisa Riserva 2011 di Leone de Castris, il Salice Salentino Rosso Selvarossa Riserva 2011 di Cantine Due Palme, il Patriglione 2009 Cantine Cosimo Taurino, il Platone 2011 delle Tenute di Albano Carrisi, il Primitivo di Manduria Raccontami 2012 di Futura 14, il Visellio 2012 delle Tenute Rubino, il Montecoco 2012 della Masseria Li Veli, il Primitivo Old Vines 2011 Morella e il pluripremiato Primitivo di Manduria Es 2012 di Gianfranco Fino Viticoltore. Per i presenti la degustazione si è conclusa con un piatto di ruote pazze Benedetto Cavalieri su purea di fave con straccetti di manzo podolico, cardoncelli e pomodoro regina di Torre Canne.

Una piacevole sorpresa l’ha regalata il vino del neo produttore Bruno Vespa che ha presentato il suo Primitivo di Manduria Raccontami (cantina Futura 14). “È stata mia moglie a suggerirmi il nome che è anche quello del programma che conduco insieme a mio figlio su RTL. Raccontami è proprio un racconto, quello dei sentimenti, della famiglia, una storia personale. Perché dietro ogni vino c’è sempre il racconto di uomini e del loro lavoro – ha spiegato Vespa in una veste del tutto nuova – Per me questo è un mondo nuovo. Ho scelto la Puglia perché è una terra meravigliosa, fa vini straordinari, ha grandi produttori e me ne sono innamorato. Credo fortemente nella Puglia che rispetto ad altre regioni che hanno già raggiunto il massimo può ancora fare tantissima strada. Grazie a un grande enologo i miei vini hanno già avuto numerosi consensi ma il mio mestiere mi ha insegnato che chi tiene bassa la cresta può durare più a lungo. E questo vale anche per i politici”, ha concluso Vespa seguito da un fragoroso applauso.

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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