Alla scoperta dei piatti del nuovo chef del Menelao a Santa Chiara

Pubblicato il 5 Mar 2019 da Simona Giacobbi

Una cucina semplice.
Tanta Puglia.
E innovazione.
Pietro Valoroso, barese, classe 1988, ce l’aveva annunciato. E così è stato.
Lo chef compirà il suo primo anniversario lavorativo al Menelao a Santa Chiara a maggio. La sua cucina ha portato un nuovo menu e nuove tecniche nel ristorante di Michele Boccardi, imprenditore ed ex senatore, nel centro storico di Turi.

Piatto dopo piatto emerge la sua esperienza londinese, leggi entrecôte di vitello alla griglia con salse al pepe verde e bernaise. Salse che si trovano accompagnate alla carne per lo più nei ristoranti anglosassoni e oltreoceano. Valoroso, ricordiamolo, è stato per cinque anni sous chef di Jason Atherton e senior sous chef per una interessante scommessa londinese, il Margot, non prima di aver trascorso altri cinque anni nelle cucine del “SanLorenzo”, a Campo de’ Fiori, considerato uno dei migliori ristoranti di pesce nel panorama gastronomico della Capitale.

Ma andiamo con ordine.
Le coccole, rese sempre speciali da Elisabetta, Antonio e Nicola, cominciano dall’arancino di riso allo zafferano su maionese all’aglio e peperoncino affiancato da un pan brionche ricotta e limone, da un panino di semola e da focaccine con pomodori secchi, capperi e origano.

Tra gli antipasti caldi di pesce – per i baresi doc: non perdetevi il crudo di mare – gamberi rossi grigliati su cous cous, melograno, mandorle e olio alle erbe e le capesante su cous cous con capocollo di Martina Franca, carpaccio di polpo e crema di cavolfiore.

Nella carta del nuovo menu anche un classico risotto all’aragosta servito su un “ponte” e delle pennucce Benedetto Cavalieri con radicchio, noci e guancia di vitello.

Guai a voi se storcete il naso su questo secondo dall’ingrediente un po’ particolare. Io l’ho provato e lo consiglio vivamente: filetto di vitello podolico, aperto a portafoglio, all’interno coda brasata, patata affumicata e scalogno. Piatto già molto richiesto, un potenziale cavallo di battaglia del Menelao a Santa Chiara.

Last but not least, un dolce che, manco a dirlo, ha attirato subito la mia attenzione.
Chi non ama pane e Nutella alzi la mano.
Chi non ha mai mangiato pane e Nutella da piccolo alzi la mano.
Sul lato sinistro del piatto il Pane e Nutella di ieri.
Sulla parte destra del piatto, una scia di nutella porta alla ricerca, allo studio e all’innovazione. Porta al gelato di pane. Pane e Nutella oggi.
La Nutella è preparata dallo chef.
E non perdetevi il capriccio alla nocciola con ripieno di lampone, zabaione al liquore Frangelico e cioccolato Majani. Ci sono tanti altri dolci golosi. Li proverò tutti.
Ma il Pane e Nutella è già nel mio cuore.

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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